Comprendere, realizzare e valutare processi di apprendimento connessi – Social Learning al Social Business Forum 2011

June 10, 2011 — 2 Comments

Si è tenuto lo scorso 8 Giugno 2011 – e ne avevamo già parlato in questa sede (http://www.sociallearning.it/una-definizione-di-social-business-e-un-event) – il Social Business Forum (http://www.socialbusinessforum.it/) è stato un evento di altissimo livello in cui speaker nazionali e internazionali si sono succeduti sul palco raccontando storie, casi di successo, esperienza concrete, idee e prospettive future legate al mondo del Social Business e della sua efficacia sui processi organizzativi e aziendali.

Ecco la mia presentazione dedicata alla tematiche della conoscenza connessa e del Social Learning

Come ho premesso in apertura del mio speech l’idea è stata quella di gettare alcune suggestioni e di lanciare alcune idee circa un trend in forte crescita e ancora non chiaramente definito come quello – appunto – del Social Learning.
Ecco un brevissimo riassunto dei temi che ho trattato durante l’intervento:

  • Il cambio di paradigma: il Social Business è una rivoluzione competa e profonda dell’organizzazione dalla quale i processi di gestione della conoscenza, di apprendimento e di gestione delle risorse umane non possono essere esclusi. Considerando che il Social Business ha come focus proprio quello legato alle persone – nel recupero di una dimensione più umana e autentica, come ha detto Emanuele Quintarelli nel suo speech di apertura – i processi legati alla funzione HR diventano importantissimi e cruciali nel percorso che porta l’organizzazione alla trasformazione verso un ecosistema più ampio.
  • L’importanza delle community: i lavori di Wenger, le riflessioni sul Community Management, sull’emergenza della conoscenza e dell’apprendimento dalle reti informali, sono processi che sono noti e studiati da tempo ma che – oggi – con le nuove tecnologie acquistano nuovo valore e nuova linfa ricollocandosi al centro dell’organizzazione.
  • La teoria del Flow, del Group Flow e del Networked Flow (si approfondisca qui su un vecchio post http://www.sociallearning.it/tag/flowtheory) possono risultare molto molto interessanti per allargare il framework dei processi di apprendimento e in una dimensione, prima individuale e poi di gruppo, portare al raggiungimento di un’esperienza ottimale di apprendimento che sia emergente, condivisa, totalizzante e intrinsecamente motivante. Un’esperienza in cui gli stessi individui sono portati a collocarsi per il semplice piacere di far parte di un sistema che si auto-evolve.
  • La tecnologia, è vero: il driver culturale è importante, ma non bisogna dimenticarsi che la tecnologia rappresenta il contesto abilitante entro cui ci si muove per la realizzazione di apprendimenti di tipo emergente. Deve rappresentare in senso tecnico un’affordance, non un vincolo, deve metterci in grado di esprimerci senza problemi o particolari complessità di fondo. Una selezione di piattaforme di Social Software può venire in nostro aiuto per comprendere meglio in che modo sia possibile effettivamente strutturare delle community che siano il più possibili in linea con gli obiettivi stretgici dell’organizzazione.
  • La valutazione della formazione e della conoscenza informale: posto che sia possibile – ed è possibile – la realizzazione di quanto detto si pone il problema di valutare adeguatamente quale sia il ROI, l’efficacia, la persistenza di apprendimenti di questo tipo. In che modo l’organizzazione si modifica sulle spinte di queste community? Quali sono i punti deboli su cui intervenire? Quali le minacce? Quali i punti di forza.
    Si tratta – in questo senso – di ripensare le metriche di valutazione verso approcci più di rete come quelli della Social Network Analysis (http://scholar.google.it/scholar?q=social+network+analysis&hl=it&as_s…) e della Organisational Network Analysis.
    In questo modo e’ possibile mappare la conoscenza informale che si distribuisce, in modo più o meno efficace ed efficiente, all’interno dell’organizzazione.

Il post è volutamente breve perché rappresenta uno spunto per una discussione che vuole essere il più possibile… Open :)

2 responses to Comprendere, realizzare e valutare processi di apprendimento connessi – Social Learning al Social Business Forum 2011

  1. 

    E’ straordinario pensare che l’applicazione di una idea maturata in un social network, in quanto coinvolgimento, ?? la migliore fonte di soddisfazione del gruppo.E di quante piu’ idee possano beneficiare le Aziende attingendo dal patrimonio dei loro fans e non solo dal R&D interno.

  2. 

    Gianni ti ringrazio del commento, e non posso che condividere. La sfida sta comunque nel far capire a tutti che queste cose sono veramente possibili e che non si tratta solo di – appunto – belle idee :)

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